Letterato e bibliografo piacentino ("Catalogo di opere a stampa dei secc. XIII e XIV", 1857, ultima edizione 1888); si dedicò soprattutto alle edizioni di testi in volgare dei primi secoli della lingua, molte delle quali fanno parte dei citati della quinta Crusca (ed esempio il "Volgarizzamento del Rimedio d'amore" di Ovidio, 1850; le "Regole della vita spirituale" di Frate Cherubino da Siena, 1878, ecc.); e fu, dal 1860, presidente della Commissione per i testi di lingua. Nel 1861 dette vita alla collana «Scelte di curiosità letterarie inedite o rare dal sec. XIII al XVIII», e nel 1868 fondò «Il Propugnatore», bollettino dei soci della suddetta Commissione. Nel fascicolo novembre-dicembre 1883 del «Propugnatore» egli prese posizione contro la decisione, lungamente maturata, della Crusca di citare nella quinta impressione "I promessi sposi".